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Coronavirus, finalmente si riapre ma a che condizioni?

Buongiorno amici della PasSecur, a furia di decreti su decreti in questo periodo, siamo stati sobillati da chiamate di molti imprenditori, grandi e piccoli, su come e quando si dovesse ripartire in sicurezza.

Noi abbiamo dato tutta la nostra disponibilità per chiarire i dubbi, che si erano creati nelle persone, durante questo periodo, supportando i nostri clienti e non, come da sempre facciamo.

Ora veniamo al sodo e vediamo cosa è obbligatorio fare per questa “FASE 2”, Innanzi tutto la prima domanda a cui dobbiamo rispondere è: “Posso riprendere l’attività?” e la risposta è “dipende”. Si, dipende, per 2 grossi motivi, il primo di natura prettamente legislativa; a fronte dell’ultimo DPCM (decreto del presidente del consiglio dei ministri) del 26/04/2020, vengono citate le attività che possono procedere alla riapertura al pubblico. Il secondo grosso motivo è di tipo preventivo, per quanto riguarda le misure di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Dunque posto che potrete approfondire nei link alla fine dell’articolo sui decreti e protocolli, cerchiamo di dare una linea di massima su chi potrà riaprire, come e quando.

1) Requisito fondamentale per poter riaprire, per le attività commerciali, è quello di soddisfare il protocollo di sicurezza, siglato dal governo con i sindacati, di fine marzo, aggiornato oppure quello dell’INAIL, che in pratica sono molto simili. Riporteremo solo i punti più generali:

  • Mantenimento del distanziamento sociale;
  • Indossare i dispositivi di protezione individuale quando richiesto (come le mascherine quando non sia garantita la distanza di sicurezza, utilizzo guanti usa e getta etc…);
  • Garanzia di adeguata pulizia, almeno 2 volte al giorno, in funzione del proprio orario di lavoro e soprattutto di sanificazione degli ambienti periodica, eseguita da azienda specializzata (su cui ritorneremo con un prossimo articolo); 
  • Garanzia di riciclo dell’aria continua, naturale o forzata qualora la prima non sia sufficiente;
  • Ampia disponibilità a sistemi per disinfezione mani (in particolare agli ingressi e nelle zone vicine a tastiere, casse per i pagamenti, schermi touch etc…);
  • Accesso ai locali regolamentati e scaglionati secondo ampliamenti e fasce orarie;
  • Per locali fino a 40 metri quadrati, potrà accedere 1a persona alla volta oltre un massimo di 2 operatori e per locali di metratura superiore, L’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando ove possibile, percorsi di entrata ed uscita;
  • Informazione ai clienti prima dell’ingresso per poter garantire la massima sicurezza e la buona prosecuzione dell’attività;
  • Per le IMPRESE, è necessario inoltre ai precedenti punti, il controllo obbligatorio della temperatura corporea inferiore ai 37,5°C degli operatori prima dell’ingresso in azienda;
  • Sia incentivato e attuato il massimo utilizzo per il lavoro agile (smart working) per i propri dipendenti e se possibile effettuare riunioni tramite terminali;  
  • Siano sospese le attività non indispensabili alla produzione;
  • Laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale, assumere protocolli specifici per evitare il contagio da agenti patogeni;
  • Siano limitati al massimo gli spostamenti nei siti produttivi;
  • Sia garantita la massima informazione agli operatori, dal datore di lavoro e tramite appositi corsi di formazione;
  • L’accesso ad aree comuni, comprese mense, aree fumatori, spogliatoi, sarà contingentato, con tempi ridotti e mantenimento distanze sociali di almeno 1 metro;

Naturalmente queste sono SOLO ALCUNE delle misure da attuare in generale, anche perché molte dipendono invece dal singolo caso specifico e vanno analizzate con attenzione per trovare le giuste soluzioni che garantiscano la salute e sicurezza di tutti.

Teniamo a sottolineare che qualora non vengano soddisfatte le nuove misure di prevenzione e protezione, ci sarà l’IMMEDIATA SOSPENSIONE dell’attività.

Dunque adesso analizziamo il fattore temporale delle attività che potranno riprendere a lavorare, disciplinate dal nuovo DPCM del 26 aprile:

  • Dal 27 aprile, potranno riaprire alcuni settori, a rischio più basso di contagio, secondo delle tabelle stilate dall’ INAIL e che come anticipato prima, soddisfano i requisiti dei protocolli di sicurezza; tra questi settori ci sono automotive, componentistica, moda e cantieri che effettuano lavori pubblici;
  • Dal 4 maggio invece, potranno riaprire i cantieri privati, il settore tessile e manifatturiero, commercio all’ingrosso, i laboratori e le attività di ricerca, aziende di trasporto, il comparto ristorazione solo per quanto riguarda la tipologia d’asporto;
  • Dal 18 maggio potranno riprendere le attività di commercio al dettaglio, musei e biblioteche
  • Dal 1 giugno i parrucchieri, centri estetici, bar e ristoranti a condizioni di messa in sicurezza specifiche;
  • Infine ancora da decidere le date per cinema, discoteche, teatri e tutte le altre attività di aggregazione dove è più alto il rischio di contagio;

Per la completa ripresa della “nuova normalità” si dovrà attendere la fase 3, che si pensa si possa attuare per fine anno.

Queste sono le principali misure da attuare, per la vostra attività, ma non sono le uniche, bisognerà rifare una nuova analisi dei rischi e la valutazione del rischio covid19 aggiornando il DVR.

Speriamo di essere stati chiari ma per le vostre domande, che saranno tantissime e che meritano di essere risposte ad una ad una, contattateci e vi offriremo tutto il supporto per poter riaprire in serenità e senza incappare in infortuni o problematiche sanzionatorie.

Seguiranno altri articoli più specifici sul nostro sito, seguiteci e qui sotto intanto vi alleghiamo le disposizioni obbligatorie dei protocolli di sicurezza e dei decreti di aprile.

La Passecur cerca sempre di dare completo supporto e di trovare per voi la soluzione migliore e più consona ad ogni vostra esigenza.

Protocollo Inail contenimento e prevenzione nei luoghi di lavoro

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